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La storia di Rukét

Fave di cacao spezzate dopo la tostatura

È una storia artigianale, di qualità, una storia di bottega, ricamata punto dopo punto con la cura di una volta. Un po' come i prodotti realizzati. È, soprattutto, una storia di passione per le cose naturali.

È con questa passione che nel 2013 viene aperto a Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, "il Teatro del Gelato", dove ogni giorno viene preparato un gelato fresco, naturale e semplice. In una parola, speciale.

La ricerca e sperimentazione, sempre esercitata nella gelateria, mette in evidenza l'apprezzamento dei clienti per il cioccolato auto-prodotto. Per questo, dopo quasi quattro anni, la passione ci ha spinto ad andare oltre, avvicinandoci all'origine del gusto, per approdare ad uno dei punti più sublimi dell'arte dolciaria: il cioccolato.

Rukét realizza l'obiettivo di produrre un cioccolato d'eccellenza, che nasce dalla selezione delle migliori materie prime e procede con un'attenta lavorazione e cura artigianale di ogni piccolo passo del percorso verso il prodotto finale.

Il cioccolato Rukét è il risultato di una lavorazione semplice ma accurata e paziente. Pochi ingredienti altamente selezionati, lavorati il meno possibile per conservare le qualità distintive delle materie prime di partenza. A questo si aggiunge una produzione che rispetta i tempi necessari per ottenere un risultato eccellente. È così che nasce il cioccolato Rukét.

 

... e il nome Rukét da dove deriva?

Il "rocchetto" attorno a cui si avvolge un filato, come si dice in dialetto ferrarese? ... ah "al rukét"!

La confezione realizzata per le prime tavolette prodotte, veniva chiusa con una cucitura realizzata a mano dalla mamma di Marco con rocchetto e filo rosso. Ecco spiegato anche il tratteggio rosso che sta sotto Rukét nel logo aziendale, che a prima vista sembra quasi un errore, un residuo di stampa.

Oggi le tavolette vengono incartate, confezionate e infine timbrate, a mano, e la mamma di Marco continua a essere protagonista in questo ultimo passaggio d’autore. Le confezioni attuali hanno una tasca che contiene la tavoletta e su ogni confezione è riportato il paese d'origine della fava e il nome della piantagione.

MarcoApertura